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Tra dita avide

Ci sono voci che si fanno sentire solo quando hanno fame della tua luce,

mani che appaiono solo per afferrare ciò che offri.

Il resto del tempo è silenzio,

un silenzio che pesa come neve su un tetto fragile.


Se puoi, lasciale scivolare via,

lascia che la loro assenza insegni più della loro presenza.

Se non puoi, costruisci muri di gentile distanza,

non per chiudere il cuore, ma per non perderlo tra dita avide.


Non ogni sparizione è tradimento,

non ogni ritorno è dono.

Impara a leggere l’ombra dietro la voce,

a riconoscere il bisogno mascherato da amicizia.


E quando la loro assenza diventa canto,

ascolta il ritmo del tuo respiro,

la libertà che nasce dal non farti più scavare dentro

da chi entra solo per prendere,

senza lasciare traccia di sé se non il vuoto.


Packy

 
 
 

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