
A volte la vita è un filo teso,
una strada dritta, senza rumore,
un tratto perfetto d’inchiostro,
un sogno che scorre senza dolore.
Ma poi si spezza il filo d’oro,
il vento strappa la vela al mare,
il cielo si oscura d’improvviso,
e il cuore vacilla senza sognare.
Non è la rottura a definirci,
né il graffio inciso sulla pelle,
ma il modo in cui sappiamo rialzarci,
forgiando il buio in nuove stelle.
Prendi il frammento, rendilo luce,
dal legno spezzato fai una speranza,
poiché nel crollo, nel vuoto che induce,
nasce la forza di una nuova danza.
Perché ogni fine cela un inizio,
ogni ferita un seme in fiore,
e ciò che appare come un supplizio
è solo un’ombra del suo splendore.
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