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Il grido delle stelle

Immagine del redattore: Packy ThunderPacky Thunder

IL GRIDO DELLE STELLE


Era una stella,

un punto di luce tra le pieghe del buio,

una costellazione che danzava

nell’infinito del proprio essere.


Ma una notte,

il cielo si fece gabbia,

e una mano di ferro spense il suo bagliore,

lasciando solo ombre

dove brillava la sua libertà.


Non era il destino a farla cadere,

non il vento a spezzarla.

Era un peso fatto di paura,

di parole come catene

e silenzi come pietre.


Quante stelle si spengono così,

in un universo che guarda altrove?

Quanti mondi perduti,

quante voci soffocate

nel gelo dell’indifferenza?


Eppure, le stelle non muoiono mai del tutto.

Il loro grido attraversa il tempo,

come un lampo nascosto,

e chiede giustizia

a chi ha occhi per vedere.


Che le mani diventino ali,

non prigioni.

Che ogni parola sia carezza,

mai lama.

Perché ogni donna è una stella

e il cielo non è intero

senza la sua luce.


Oggi, e per sempre,

accendiamo torce nel buio.

Non per ricordare le stelle cadute,

ma per difendere quelle

che ancora brillano.

 
 
 

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