
C’è una storia scritta nelle pieghe della pelle,
tra le linee sottili degli sguardi distanti.
Ogni silenzio racconta un capitolo taciuto,
ogni ombra riflette un’eco del passato.
Non siamo solo il riflesso del presente,
ma il segno profondo di ciò che è stato,
il raccolto amaro di attese svanite,
il graffio silente di ciò che abbiamo perso.
Se ci vedi distanti, nascosti, silenti,
non credere sia soltanto una scelta.
A volte il dolore è un vestito cucito addosso,
un filo che stringe e non se ne va.
Non sempre si cambia, non sempre si guarisce,
ci sono ferite che il tempo non sa ricucire.
Ma se guardi davvero, oltre il muro e la maschera,
forse vedrai che siamo solo cicatrici
in cerca di un abbraccio che non faccia paura.
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