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A chi resta

A chi resta,

anche quando non serve dirlo.

A chi non fugge nei giorni storti,

tra i silenzi che pesano più delle parole.


A chi sopporta i miei inverni improvvisi,

i “non ce la faccio più” detti sottovoce,

come se bastasse il fiato per cambiare il mondo.


A chi non giudica,

ma ascolta,

come si ascolta il mare di notte,

senza dover capire ogni onda.


A chi sa quando servono le parole,

e quando invece basta uno sguardo.


Grazie a chi sa ridere con me

anche nel pianto,

a chi manda il meme giusto

come fosse un abbraccio leggero

in un giorno troppo pesante.


Packy

 
 
 

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